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Flag “La Perla del Tirreno”: una firma che apre le porte allo sviluppo territoriale locale

Dal 29 settembre 2017, data in cui è stata firmata presso il Dipartimento 8 Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, la convenzione tra la Regione e il FLAG “La Perla del Tirreno” (Fisheries Local Action Group), si può finalmente dare inizio ad una nuova stagione per la Calabria che vuole crescere e che nel crescere ha interpretato in pieno quelli che sono oramai i concetti di sviluppo territoriale e di programmazione partecipata e sostenibile.

In una regione martoriata come la Calabria, soffocata nelle sue stesse potenzialità ed imprigionata contemporaneamente dal tentativo di togliersi dall’isolamento, l’opportunità di creare enti intermedi (i FLAGs) che possano costituire un “front office” per far conoscere la “mission” e la “vision” del Programma FEAMP (fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) a tutti coloro che in qualche modo costituisco una Comunità, fanno parte di processi produttivi, di quelli che vengono comunemente definiti “filiere” dello specifico settore, è sicuramente uno dei primi passi per far emergere nel vasto panorama nazionale ed europeo, non solo la Regione Calabria, ma anche i territori che la costituiscono, ognuno con le proprie peculiarità.

Non più una programmazione “bibliografica”, ma una programmazione “bottom-up”, di quella che programma, pianifica dopo aver letto il territorio, dopo aver “scandagliato”, per rimanere in tema marittimo, le risorse, dopo averle messe a nudo e osservato le peculiarità ma più che altro le criticità da superare e se cosi non fosse da valorizzare.
Un lavoro certosino, un lavoro fatto a “molteplici” mano, la Regione Calabria, i FLAGs, le comunità, i territori.

Ecco perché la firma del Presidente del Flag Perti (Perla del Tirreno), Dott.ssa Gabriella LUCIANI, alla presenza del Dott. Cosimo CARIDDI, Dirigente dell’Autorità di gestione per la Regione Calabria, costituisce da un lato un’interazione tra due soggetti, Regione e FLAGs, ma più importante, incornicia e suggella il momento di maturazione di una crescita prima culturale per il raggiungimento di uno scopo, che in questo caso è proprio lo sviluppo di un territorio, che diventa locale nella delimitazione fisica, ma mantieni i connotati di una comunità europea.

 

È un segnale questo, non solo per la Regione Calabria che si mostra attenta e che ha iniziato un cambio di rotta nella gestione dei Fondi Comunitari, ma un segnale che i territori vogliono avere “voce”, vogliono emergere dall’oblio di vecchie ed insane politiche di gestione che nulla hanno portato se non sfiducia degli operatori verso gli Enti sovraordinati.

Lo sviluppo territoriale, è un processo  che non deve e non può essere promosso e realizzato unilateralmente. Il FLAG è questo, un organismo che fonda il suo essere sui quattro principi fondamentali dello sviluppo:

•    Eguaglianza, perché lo sviluppo deve essere un processo di ampliamento delle opportunità.
•    Sostenibilità, il processo di sviluppo deve autorigenerarsi in modo tale da garantire le basi per il suo perdurare nel tempo e, quindi, permettere a tutte le generazioni di beneficiarne. Il processo di sviluppo non deve compromettere il nostro ecosistema e deve quindi essere armonizzato con i mezzi che offre la natura e, al tempo stesso, esserne rispettoso.
•    Partecipazione, questo principio è fondamentale nel contesto dello sviluppo. Partecipazione, intesa in questo caso in senso lato e non solo riferito al concetto di partecipazione politica, significa che tutti gli individui devono essere coinvolti in profondità nei processi economici, sociali, culturali e politici che li riguardano. La partecipazione è una garanzia della sostenibilità del processo di sviluppo, perché solo attraverso la partecipazione si può essere artefici e moltiplicatori di sviluppo.
•    Produttività; per garantire uno sviluppo che non sia distorto, occorre che gli individui siano messi in condizione di partecipare ai processi economici in maniera attiva e, in particolare, devono essere messi nella condizione di essere agevolati.

Sono questi i concetti che costituiscono la chiave di lettura del Territorio secondo il FLAGs la Perla del Tirreno.
Il Flag “La Perla del Tirreno” che si estende su un’area di 155 km tra le due province di Cosenza e Catanzaro, comprende i comuni da Praia a Mare fino a Gizzeria. La Società Consortile del Flag è composta da ben 43 partner tra cui 14 comuni e altri soci del mondo della pesca e della società civile. Da oggi inizierà pertanto la fase esecutiva del Piano di Sviluppo adottato di  1.498.593,16 euro che saranno messi a disposizione in maniera responsabile, perché maturati con il territorio,  per dare modo di “rifunzionalizzare” un settore con politiche innovative,  con nuove “interpretazioni” che possono e devono seguire “le logiche” di cambiamento e le aspettative delle Comunità.

Richiamando un vecchio principio della fisica, ma importantissimo, si può affermare che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. E anche il settore della pesca, che vive momenti di “fermi” e “limiti” deve avere l’opportunità di crescere…

Primo incontro tecnico per il FLAG La Perla del Tirreno

Si è tenuto il 31 gennaio scorso, a Palermo, il primo incontrotecnico per le attività di cooperazione stabilito dal Regolamento dell’Unione Europea (num.508) relativo al fondo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP). Al vertice hanno preso parte le Autorità di Gestione delle regioni del Sud, gli Organismi Intermedi e i FLAG (Fisheries Local Action Groups) già selezionati, su invito della Direzione Generale della Pesca del Ministero (MIPAAF) e della Regione Sicilia. Era presente l’Autorità di gestione Salvatore Benvenuto, il Direttore Generale del settore Pesca della Regione Sicilia Dario Cartabellotta e, per conto di Farnet (la rete formata dai gruppi di azione locale, gli enti di gestione, i cittadini e gli esperti di tutta l’UE che collaborano allo sviluppo sostenibile delle zone costiere e di pesca), il dottore Carlo Ricci.

 

Si è discusso, oltre che delle tempistiche d’attuazione dellaprogrammazione 2014-2020, dell’importanza dell’avviare – in termini brevi – anche i progetti di cooperazione transazionale, senza commettere le approssimazioni verificatesi in precedenza, visto che, nella scorsa esperienza, vi si è dedicato poco tempo e numerose sono state le variazioni attuate in corso d’opera.

Oggi, in effetti, differentemente da quanto avveniva in passato, lacooperazione sembra essere partita con il piede giusto, grazie appunto all’esperienza acquisita dal programma operativo FEP nella fase 2007-2013 che, in ogni caso, è servita a rodare tutti gli strumenti necessari e a far sì che il FEAMP, in molte regioni d’Italia, si sia già portato avanti, con l’attivazione dei FLAG e, quindi, con la scelta delle figure che se ne occuperanno. Come in Calabria, dove ne sono già stati selezionati due.

Durante l’incontro, la Direzione Generale della Pesca, tramite l’Autorità di gestione Salvatore Benvenuto, ha stimolato e ha invitato i FLAG già selezionati a interfacciarsi con gli organi intermedi di ciascuna regione al fine di sviluppare un progetto di cooperazione che abbia una validità e una ricaduta positiva sull’intero territorio.

Dello stesso avviso il presidente del consiglio di amministrazione del FLAG La Perla del Tirreno Gabriella Luciani che – durante l’incontro – ha sottolineato come il FLAG Perti abbia già le idee chiare su cosa proporre: «La cooperazione, grazie al nuovo Regolamento europeo, ha fatto passi da gigante – ha dichiarato – . E trovo molto importante l’allargamento ai Gruppi di Azione Locale e tutti gli altri partner finanziati da altre risorse, come le regioni limitrofe. Sono certa che questo avrà una consistente ricaduta su tutto il territorio. Anche altri segmenti, non soltanto nella Pesca”. Una precisazione – quella della Luciani – che prende spunto sia dalle interessanti prospettive del Fondo e dall’intervento dell’Autorità di Gestione FEAMP nonché Dirigente del Settore n.5 (fitosanitario, vivaismo, micologia, patrimonio ittico e faunistico) della Regione Calabria, Cosimo Carmelo Caridi.